Vita al limite, che significa?
Per me significa vivere sempre la passione, che non è solo quella amorosa anche se con questa ha molti punti in comune.
Perché la passione è il motore della vita, il fondamento stesso dell’esistenza, e non è uguale per tutti, perché la passione è “costosa”, pretende ogni giorno qualcosa, un impegno che ci spinge ad essere sempre più competenti e non tutti sono disposti a spendersi in tal senso.
E’ in tutti i casi una questione di cuore, come dice una
filastrocca marinara: “la plancia è il cervello, la macchina il cuore, pazzi pur si vive ma senza cuor si muore”.
Non necessariamente, e di certo non esclusivamente , riguarda chi la vive guidando e portando al limite un mezzo meccanico, ma questa è la mia esperienza e di questo parlerò, guardandomi dentro per capire e svelare a me stesso e a voi i segreti della mia passione.

E allora come definire la vita al limite? È la ricerca dell’essenza stessa della vita in un confronto con se stessi, vincendo il nostro istinto di conservazione, le paure dell’essere umano, è trovare la nostra identità sfidando le leggi della fisica, misurandosi col “gigante” più forte di noi, facendosi spingere dall’emozione fino alla vittoria.
Per ora chiudo con due frasi, la prima è di Enzo Ferrari:
“Piloti, che gente… maestri del calcolo, campioni di cinismo, primatisti della sconsideratezza o soltanto uomini,
che cercano nell’esaltante fremito della vittoria il senso della loro vita”
E, più sinteticamente, Steve McQueen, grande attore e grande pilota di moto e auto, sentenziava:
“Racing is life. Anything that happens before or after… is just waiting.”
“Le corse sono la vita. Tutto ciò che avviene prima o dopo… è solo un’attesa”