Non c’è dubbio: viviamo in un mondo impegnativo! Ci viene costantemente richiesto di essere performanti, sul pezzo, attivi, attenti, produttivi …
E in tutto ciò l’attenzione deve fronteggiare più stimoli contemporaneamente, frammentandosi e dividendosi fra di essi: è quello che chiamiamo multitasking. Non so gli uomini, ma da donna e madre ho un’ampia esperienza personale di questo approccio alla realtà.
Gli effetti? Su questo c’è molto da dire. Si impara per forza a parcellizzare l’attenzione, ad arrivare dappertutto, a gestire contemporaneamente numerosi stimoli; l’essere umano ha grandi risorse!
Ma qual è il prezzo di anni vissuti in questo modo? Si corre, ci si trascura, non si ascoltano i propri bisogni. La stanchezza diventa una compagnia quotidiana, la memoria attiva qualche sabotaggio e, nei casi peggiori, anche il corpo alza la voce con sintomi anche importanti
Il counselor sistemico è utile proprio per accompagnarci a comprendere perché quel sintomo e perché proprio ora. Una ricerca di senso e una ristrutturazione dei significati degli ambiti della nostra vita sono passi essenziali per condurci ad un rinnovato equilibrio personale che abbia con sé anche gli strumenti utili a non ricadere in schemi comportamentali disfunzionali.
Le Persone Altamente Sensibili, in particolare, per la loro peculiare predisposizione ad assorbire ogni stimolo e ad essere altamente empatiche, vengono messe a durissima prova dal multitasking e necessitano di consapevolezza e allenamento per rimanere focalizzate su un obiettivo / stimolo alla volta.
Si può fare, però!